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06/01/2019
I consigli per lo scatto perfetto di food photography per Instagram: perchè questo articolo? A chi non è mai capitato di sedersi al tavolo di un ristorante e iniziare a scattare foto a piatti? Oppure aprire un social a caso (…Instagram) e trovare immagini che solo a guardarle mettono fame? Ecco qualche consiglio per scatti da urlo, sempre!
Food photography: che cos’è?
Negli ultimi anni connesso, anche allo sviluppo dei social network a forte impronta visual, si è sviluppato il concetto di food photography: un genere fotografico che studia come immortalare al meglio tutto ciò che a che fare con il mondo del cibo come pietanze, ingredienti, piatti finiti. Lo scopo della food photography è quello di rendere un’immagine appetizing attraverso alcuni accorgimenti tecnici e visuali. Ad oggi questo non è più soltanto un trend estetico, ma in molti casi ricercare lo scatto giusto è una componente molto importante delle professioni legate al mondo del food e digital (social media manager, content creator, videomakers).
3 consigli base per Instagram
Eccoci con i cinque elementi su cui focalizzare l’attenzione per uno scatto di food photography.
Il cibo
Non solo per i piatti ma anche dal punto di vista fotografico l’elemento alla base della buona riuscita dell’immagine è il cibo. Fondamentale la scelta degli ingredienti: devono risultare esteticamente belli, ciò non significa sempre buoni da mangiare. Infatti, è necessario poi tener presente alcuni trucchi per potenziare l’effetto visivo. Lo sapevi che molti ingredienti non devono essere cotti come da ricetta ma molto meno? Ad esempio se in uno scatto ci sono pasta, pesce, verdure è meglio rimanere indietro di cottura. Altra chicca: durante gli shooting pubblicitari professionali vengono usati prodotti non necessariamente commestibili. Proprio per rendere più “appetibile” lo scatto finale. Cosa si utilizza di solito? Olio da motore al posto di salse, schiuma da barba al posto della panna o ancora colla liquida come finto latte.
La luce
Si predilige quella naturale. Garantisce sempre atmosfere pacifiche, eleganti, invitanti. Questo risultato si ottiene semplicemente diffondendola e scegliendone opportunamente la direzione. Quella che viene chiamata diretta è una luce che viaggia in linea retta, i cui raggi colpiscono il soggetto da un’unica angolazione. Crea situazioni di forte contrasto con ombre scure dai contorni precisi e netti, ombre che vengono chiamate dure. Un altro tipo di luce che è molto utilizzata è la luce soffusa. L’effetto si ottiene perché viene posta dietro o di lato rispetto al soggetto da immortalare per dare maggior naturalezza allo scatto. Cosa tenere ancora presente? Le dimensioni della sorgente luminosa e la sua distanza dal soggetto. Più la sorgente luminosa è piccola rispetto al soggetto più la luce che produce è dura. Più la sorgente è grande più la luce è morbida.
Il set
Tutti gli oggetti che aiutano il fotografo ad ambientare il piatto. Generalmente un set si compone di: piatti bicchieri, posate, tessuti, fiori, nastri, piccole scatole ed oggetti della tradizione. Perché tutti questi oggetti? Lo scopo è di valorizzare al meglio le fotografie esaltando il piatto. Gli elementi essenziali per comporre un set sono:
– il fondale, la scelta è tra fondali monocromatici. Fondali bianchi o neri. Molto utilizzati anche quelli che ricordano gli elementi materici: come legno nodoso o piani di marmo.
– gli oggetti da tavolo, posate, bicchieri, piatti, tovaglioli preferibilmente con uno stile vintage o minimal.
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Ancora due trucchi per le tue foto food!
L’inquadratura e la regola dei terzi
L’elemento fondamentale è l’angolo di ripresa. Nella fotografia di food possiamo distinguere tra:
– la visuale da 0 a 15 gradi che esalta la verticalità del piatto e riprende nel fotogramma una grande parte dello sfondo.
– La visuale a 45 è l’angolazione di ripresa più naturale perché simile a quella a cui ci approcciamo al cibo nella nostra quotidianità.
– La composizione del fotogramma segue in generale la regola dei terzi di base della fotografia. Che cosa si fa di solito per migliorare lo scatto? Il piatto viene messo in primo piano, per mettere a fuoco un dettaglio, una texture o un particolare ingrediente e sfuocare lo sfondo. Il fotogramma utilizzato è orientato in verticale, questo permette infatti al cibo di “respirare” e di non risultare schiacciato e oppresso. Per riviste specializzate o campagne pubblicitarie invece si utilizza il taglio orizzontale del fotogramma.
Software di post produzione
Un programma di editing per lavorare le foto dopo averle scattate. La modalità di scatto Raw è quella da utilizzare in modo che si possa manipolare il file senza perdere in qualità. Gimp, Lightroom, Photoshop sono i tre software di grafica più comuni e utilizzati in fotografia; gli elementi che maggiormente vengono corretti sono il bilanciamento del bianco ed un miglioramento dei toni, per enfatizzare al meglio la foto.
Non solo food ma anche wine!
#food su Instagram conta 313.696.284 post , e #wine? Anche il settore del vino fa registrare numeri interessanti: 44.519.294 post! Wine lovers chi sono? Qual è la strategia di comunicazione che i brand devono attuare per intercettare la loro attenzione? Leggi qui!
Content creator e i contenuti per il web
A proposito di contenuti creati ad hoc per il web… Il content creator è quella figura professionale che trasforma le idee e i concetti in contenuti fruibili per il web: mette a punto le strategie di comunicazione partendo dalle parole.