Content marketing: il modello Hero Hub Hygiene per raggiungere i clienti
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30/09/2020La competizione tra i brand è sempre più incentrata sull’esperienza dei clienti. Garantire un’esperienza personalizzata ai clienti è la chiave di volta per non perderlo. Come farlo? Uno strumento è l’applicazione del content marketing ai micro momenti. I contenuti sono lo strumento migliore per intercettare ed attrarre il target durante le fasi importanti della conversione.
Il micro momento parte dallo smartphone. È un termine coniato da Google per descrivere il momento in cui gli utenti ricorrono al dispositivo mobile per trovare risposte immediate ad un interrogativo. Il micro momento parte da un’esigenza, una necessità che si manifesta in cui l’utente deve trovare risposte a breve termine.
– Il 62% cerca sullo smartphone risposte, soluzioni e indicazioni per risolvere un problema o svolgere un compiti.
– Il 91% trova nuove ispirazioni o idee consultando il proprio smartphone mentre è impegnato a fare altro.
– La fruizione dei media in modalità multi-schermo è aumentato del 500%.
– Il 90% degli utenti effettua azioni rilevanti, come un acquisto, passando da uno dispositivo ad un altro.
Gli utilizzatori italiani di smartphone cercano risposte nell’immediato quando vogliono o hanno bisogno di qualcosa.
Micro momenti: 4 tipologie
In base alle intenzioni di ricerca dell’utente, si identificano 4 categorie di micro momenti:
REMEMBER —> Che cosa sono i micro momenti e quali sono?
Come colpire il micro momento?
Ecco alcune delle strategie che i brand possono mettere in atto.
1. Fare attenzione al ruolo crescente delle parole chiave e della presenza nella ricerca: i marchi che desiderano sfruttare il segmento del micro momento devono essere attivi sulle parole chiave popolari e ad alto intento di ricerca associate al loro prodotto e mercato. Bisogna sfruttare l’algoritmo del motore di ricerca che funziona sul meccanismo delle parole chiave, i brand possono così applicarle per apparire nei risultati di ricerca migliori.
2. Identificazione delle azioni associate ai consumatori: i brand possono lavorare per ricercare le dimensioni dei bisogni e le azioni dei consumatori in target. Una strategia che per essere applicata deve identificare i termini di ricerca, prodotti, servizi, correlati a quello che i consumatori percepiscono e associano al brand.
3. La SEO è la chiave del successo: l’attuazione di queste strategie associate all’ottimizzazione di tutti i contenuti per motori di ricerca possono aiutare il brand ad ottenere una maggiore visibilità e popolarità nelle risultati di ricerca.
4. Ottimizzazione mobile per la presenza di micro-momenti: l’ottimizzazione mobile offre un vantaggio in termini di visualizzazione nei risultati della ricerca vocale. Poiché il motore di ricerca di Google cerca vari fattori fornendo risultati immediati a query vocali, il sito Web ottimizzato per dispositivi mobili può ottenere una leva maggiore rispetto agli altri siti.
5. Mantenere brevi le canalizzazioni di acquisto: il funnel deve essere corto. I consumatori dovrebbero essere in grado di effettuare il check-out dal sito Web senza difficoltà nel mezzo di processi graduali. Secondo gli esperti di marketing, minori passaggi per il check-out aumentano le possibilità di conversione e di vendita.
6. Sempre più content marketing: attenzione alla qualità dei contenti che vengono proposti da un’azienda o un brand. Si possono identificare 3 scopi principali dei contenuti: INFORMARE, EDUCARE, INTRATTENERE. Come fare?
In merito al content marketing ho scritto diversi articoli, illustrando diverse strategie che possono essere applicate per trovare i contenuti ottimali e adatte al target di riferimento.
CONTENT MARKETING DA DOVE COMINCIARE?
Una content strategy vincente è il modello a Piramide Hero, Hub, Hygiene che suddivide i contenuti in base alle tre categorie
Le caratteristiche di una strategia di visual content marketing: immediatezza e semplicità, trasversalità del messaggio, fattore emozionale.
Metodo POST: persone, obiettivi, strategia, tecnologia. Le quattro variabili da cui partire per un’azienda attiva in rete